Perché si soffre dopo la fine di una relazione
Oggi sono qui per condividere con voi un discorso che ho fatto con una mia allieva.
Abbiamo parlato di come mai si soffre quando finisce una relazione.
È una tematica che avevo già affrontato con mio marito Sandro, però si può sempre ampliare il discorso.
Il discorso è scaturito da una sua confessione, su una sua cara amica che quasi da due anni non condivide più lo stesso tetto con la sua metà e sta soffrendo molto. Però non c’è la volontà da parte sua di abbandonare questa condizione, come se dovesse vivere con questo fantasma tutti i momenti.
Ogni discorso che hanno quando escono insieme è sempre legato alla sua ex metà.
Non comprende che noi siamo fatti di due metà e che, quando stiamo bene con noi stessi, queste due metà, il lato maschile e il lato femminile, il positivo e il negativo si amalgamano e noi iniziamo a vivere come se fossimo in coppia, quindi noi siamo un unica entità fatta della nostra personalità .
Quando diamo il potere al compagno o alla compagna che condivide con noi la vita, per un momento lungo o breve, dobbiamo essere coscienti della scelta che facciamo per aumentare la nostra esperienza in quella situazione di vita che è la coppia.
Quando siamo in equilibrio con noi stessi riusciamo a prendere il meglio di questa storia e portarlo dentro di noi.
Dopo la fine di una relazione, si continua a soffrire perché si pensa di essere ancora innamorati dell’altra persona.
Ma cosa vuol dire innamorati?
Io sono innamorata della vita: tutte le mattine, quando mi alzo, sono gioiosa di fare questa esperienza che è la vita, tutto quello che mi può dare sia nel positivo che nel negativo. Non importa cosa mi proporrà la giornata.
Quando si è innamorati di una persona, ci deve essere uno scambio di gioia. Se invece lo scambio è di dolore, non è essere innamorati, ma schiavi di un sistema per voler soffrire.
Qual è il peccato che dobbiamo espiare attraverso la sofferenza di quando si allontana una persona? Cosa abbiamo fatto noi di male per dover subire questo dolore?
Se sappiamo di aver dato il massimo nella relazione, dobbiamo essere sereni e felici. L’amore è anche saper lasciar andare una persona che non si trova più bene nella relazione.
Quindi il dire “io sto male perché sono ancora innamorata” vuol dire essere innamorata di se stessi, guardare solo al proprio benessere e non a quello dell’altra persona .
A questo punto io non credo che chi sta male alla fine di una relazione è perché è ancora innamorato, ma perché non ha il potere di stare bene da solo e si autoinfligge una punizione per il fatto di non avere più accanto una persona.
Ma quando la relazione finisce, perché è malata, non ha più senso di esistere o non porta più una crescita nella vita dell’individuo, si chiude una porta ma si apre un portone.
Un portone ha infinite opportunità che si possono presentare: quando finiscono le relazioni è un bene e non un male, anche se all’inizio non si comprende.