La responsabilità dei genitori
Sandro: Quali responsabilità possiamo attribuire ai genitori oggi, secondo te, nell’educazione dei figli?
Lorena: I genitori, quando mettono al mondo un bimbo, hanno una forte responsabilità per quanto riguarda la formazione del carattere, le paure e le ansie. È molto importante per noi genitore comprendere che il bimbo, quando nasce, è un’entità che ha tutto il diritto ad essere felice e vivere bene. Noi genitori, in questo ruolo che nessuno ci insegna e che si impara strada facendo, vogliamo sempre il massimo per i nostri bambini.
Sandro: Alcune volte può succedere, secondo te, che sia il genitore a ripiegare sui propri figli quello che non è riuscito ad avere lui nella vita?
Lorena: Sì. Spesso vorremmo che loro diventino quello che noi non siamo riusciti a diventare. Li spingiamo quindi a fare delle cose che a loro non va assolutamente di fare. Il bimbo ovviamente non dice nulla, data la nostra figura, e lo accetta. Ma dentro di lui inizia a crescere una rabbia molto forte, che può provocare aggressività e ribellione. Non riusciamo a capire che le conseguenze di questa “ostilità” dei nostri figli derivano da un’interazione sbagliata che abbiamo o abbiamo avuto con lui. Oltre a questo andiamo, inconsapevolmente, ad instillare nei nostri figli le nostre paure. Quelle che sono le nostre esperienze, non devono per forza essere riflesse sui figli. È importante accompagnarli, instradarli e supportarli lasciandoli comunque liberi di fare le loro esperienze.
Sandro: Alle volte, però, il genitore pensa di fare il bene e la tutela del bambino, cercando di proteggerlo da tutto. Secondo è giusto o sbagliato?
Lorena: Sicuramente il genitore vuole solo il meglio per suo figlio, quindi pensa di fare sempre del bene. Alle volte, però, uno schiaffo o una sgridata al momento giusto, con relativa spiegazione del perché, è un ottimo modo per rafforzare il proprio ruolo di genitore ma anche il carattere del bambino. Tenerlo troppo sotto una cupola di cristallo è sbagliato, anche perché il bambino crescerà e si rapporterà con altre realtà. Questo lo porterà a farsi delle domande sui comportamenti degli altri, ma anche sul perché loro sono stati educati e istruiti così. Confrontandosi con gli altri e notando le differenza, inizierà a crearsi uno squilibrio, che va a creare quella sensazione di ribellione.
Sandro: Quindi quello che dovrebbe cercare di fare un genitore è assecondare un po’ le attitudini del bimbo
Lorena: Più che assecondarle è importante fargliele esprimere, standogli vicino e supportandolo. Naturalmente, un bambino esprime un’attitudine che rispecchia sempre quella della sua famiglia: se per esempio, se vede dei genitori aggressivi, lui stesso sarà aggressivo. Sta a noi genitori in primis avere delle regole e rispettarle, dando l’esempio al bambino. Altrimenti, dando le regole a lui e trasgredendole di continuo noi, si rischia di creare una grande confusione. È importante creare un ambiente sereno per questa creatura che, quando nasce, è pulita e pura: un libro bianco che viene scritto man mano durante la crescita. I bambini assorbono ogni onda, ogni esperienza, ogni odore e parola: questi vengono immagazzinati all’interno di un loro “file”, sia emozionale che mentale. Questo diventa molto difficile da sgretolare, specialmente se rivede nei genitori quei comportamenti.