L’esperienza Reiki di Sandro
Lorena e Sandro: Ciao e benvenuti a tutti
Lorena: Oggi vorrei intervistare io Sandro, perché mi piacerebbe che spiegasse il suo percorso in Reiki.
Mi piacerebbe capire che differenza ha trovato tra l’attivazione di 1° Livello e quella di 2°, cosa cambia e come cresce la sua esperienza in Reiki man mano che facciamo i Seminari.
Sandro: Reiki ormai fa parte della mia vita quotidiana: è un percorso che ho abbracciato un po’ di anni fa.
La differenza tra i Livelli è una cosa reale e tangibile.
Io ho iniziato a praticare Reiki senza essere effettivamente attivato e, facendolo, ho percepito delle sensazioni, ho vissuto le esperienze dell’energia come mi avevi accennato tu, riuscendole a provare in prima persona.
Inizialmente, dopo aver frequentato il primo Seminario ed essere stato attivato, pensavo che non ci fosse nessuna differenza.
In realtà mi sono dovuto ricredere perché c’è stato un cambiamento nella percezione di quella che è l’energia, una percezione reale e particolare.
Lorena: In che senso hai praticato Reiki senza attivazione?
Sandro: Praticavo il trattamento Reiki, quindi le varie posizioni delle mani sul mio corpo, per curiosità, guardando i tuoi auto trattamenti ed ho voluto imparare.
Mi hai quindi insegnato dove posizionare le mani e a cercare di percepire quello che sentivano le mani ed il corpo.
Questa era la sensazione prima del Seminario: dopo averlo frequentato, la percezione è cambiata di molto.
Lorena: Come la puoi descrivere?
Perché spesso noi facciamo incontri di gruppo nei quali insegno l’auto trattamento anche a persone che non hanno Reiki e lo sentono lo stesso.
L’attivazione quindi porta una consapevolezza diversa?
Sandro: Assolutamente sì, una consapevolezza decisamente differente di quello che possiamo chiamare “il fluido energetico”.
Io ho percepito realmente come una connessione a un qualcosa di più grande, oltre ad una percezione diversa delle sensazioni fisiche e mentali.
È difficile spiegare con le parole quello che avviene durante un auto trattamento.
Possiamo dire che è a metà tra l’essere svegli e il dormire, quindi difficile spiegarlo razionalmente.
Lorena: Ti ha portato dei benefici questa pratica?
Sandro: Assolutamente sì.
A livello psicologico, a livello della percezione delle emozioni.
Ha cambiato il mio modo di vedere le cose: non un cambio radicale, ma ho preso coscienza e consapevolezza che alcuni dei metodi con cui interpretavo le emozioni mi portavano a vivere la vita in modo non piacevole.
Ho imparato ad apprezzare di più le piccole cose e a vivere in maniera differente.
Lorena: Posso dire che hai imparato ad empatizzare maggiormente con quello che ti circonda?
Sandro: Sì, mi sento molto più in empatia e in sinergia.
Apprezzo molto di più la bellezza del contatto con le altre persone: forse è proprio questo l’unico cambiamento radicale che mi ha portato la pratica di Reiki.
Riuscire ad entrare più in empatia e in contatto con me stesso in primis e poi con glia ltri essere umani.
Lorena: Nel primo Livello abbiamo anche imparato a fare il trattamento sugli altri.
Sandro: Esatto.
Lorena: In cosa consiste? Come ti sei sentito a poter dare beneficio ad altre persone?
Sandro: Inizialmente, il trattamento su altre persone è stato un po’ difficile per me, perché già dover appoggiare le mani su un estraneo mi metteva a disagio.
Però è stata una sensazione non duratura: l’energia che passa attraverso le nostre mani ci viene ridata indietro.
Questo porta ad avere un grande beneficio, che mi ha aiutato a superare quei blocchi iniziali di quando si è inesperti.
Lorena: Diciamo che, facendo il trattamento completo ad altre persone che ce lo richiedono, diventiamo un canale attivo per l’energia che ci circonda.
Questo passaggio purifica innanzitutto noi e solo dopo l’essere che abbiamo davanti.
Il fatto che questa energia ci torni indietro è sintomo del fatto che siamo un canale totalmente aperto e pulito.
Ti fa piacere osservare le altre persone durante un trattamento Reiki? Come ti sentivi?
Sandro: Inizialmente ero un po’ distaccato.
Man mano ho iniziato a guardare la persona che avevo sotto come fossi io, quindi empatizzando con lui.
Ho imparato ad entrare in contatto con gli altri e a provare emozioni particolari.
Lorena: Perché noi siamo tutti connessi: ognuno di noi è un pezzo di un altro.
Sandro: Forse è proprio riscoprire il legame che ci unisce, come aver tolto un velo di polvere che oscurava questa visione.
Lorena: Noi siamo parte di un insieme: un insieme molto vasto ed inimmaginabile.
Quando i attivi in Reiki prendi consapevolezza di questo insieme.
È molto difficile spiegare questa sensazione a parole…
Sandro: Penso che sono emozioni che puoi provare solo praticando.
Lorena: Cosa vedi ogni volta che aiuti me e offri il tuo servizio durante i Seminari Reiki?
Sandro: Sono diversi anni che lavoro e supporto Lorena durante i Seminari, e quello che vedo all’inizio di questi incontri è principalmente curiosità.
Vedo persone alla ricerca di qualcosa ed io, inevitabilmente, so che quello è il momento nel quale comincerà il cambiamento delle loro vite.
Col passare del tempo riesco a confermare queste teorie iniziali, vedendo che aprendosi alla disciplina e all’energia c’è modo di cambiare le nostre vite.
Lorena: Questo perché c’è una sorta di fiducia e consapevolezza di quello che siamo e del fatto che la nostra missione è quella di stare bene noi e di far stare bene quelli che ci stanno accanto.
Con questo possiamo concludere. Vi saluto e vi aspetto!