Perché sono diventata Master Reiki?
Oggi vi parlo del perché ho scelto il percorso Reiki e del perché sono diventata una Master.
Per me è stata una scelta un po’ guidata, perché è stata come una chiamata.
Quando ho conosciuto Reiki, non sapendo cosa fosse, mi sono posta come se dovessi andare a fare un corso di massaggio.
Sono andata con una predisposizione radicalmente diversa da quella di oggi.
Secondo il mio punto di vista di allora, non stavo vivendo una vita brutta: non pensavo di stare male, di poter stare meglio. Per me la vita era quella e l’affrontavo così com’era.
Quando sono arrivata in questa sala sono rimasta subito un po’ stupita: i futon per terra, incenso, musica rilassante, tante persone.
Inizio a seguire il seminario, prendendo parte al cerchio sacro e al ringraziamento ai maestri spirituali e alle guide, e subito penso “chissà cos’è questa cosa strana”.
Non avevo mai preso parte ad una cosa di questo genere, quindi era una completa novità per me. Piano piano, entrando nel vivo del seminario, mi sentivo sempre più tranquilla e rilassata.
Stavo bene.
Con le attivazioni e le spiegazioni, inizio a capire che si possono fare gli auto trattamenti e che posso anche trattare gli altri. Scoprendo questo, il mio interesse cresce molto, perché all’epoca ero molto propensa a dare tanto a chi mi circondava.
Con il tempo ho capito che Reiki iniziava da me, quindi dalla mia guarigione e quella del mio canale, per poi essere trasmesso efficacemente agli altri.
Più ero in equilibrio, più potevo trasmettere agli altri.
Da lì, ho iniziato a praticare sia su di e che sugli altri, iniziando la mia trasformazione.
Ho partecipato poi a tantissimi seminari, spinta anche dalle persone che mi conoscevano e che continuavano a chiedermi come fosse possibile che io fossi così serena e solare anche nei momenti difficili.
Per dieci anni ho seguito il percorso insieme alla mia Master.
In quel periodo ho seguito le sue esperienze, incamerando ed apprendendo, ma senza il desiderio di diventare io stessa una Master.
Ho conosciuto molte persone che mi dicevano “ma io non voglio farmi attivare con Reiki da un’altra Master, perché io conosco te e sei tu che mi hai trasmesso tanto parlandomene”.
Non mi sentivo all’altezza di essere un Maestro. La mia autostima non era quella di un Maestro.
Invece no: per ricoprire questo ruolo non c’è bisogno di autostima, anzi, forse è proprio l’umiltà la più grande dote in questo cammino.
Così ho chiesto alla mia Master di aiutarmi a compiere questo percorso. Per due anni mi ha accompagnata, fino a quando non si è ammalata.
Non potendo darmi l’attivazione, ho cercato un altro Master che mi ha sottoposto ad un colloquio e mi ha confermato la mia idoneità.
Mi ha dato l’attivazione alla maestria e mi ha dato molte altre informazioni.
Da lì, è iniziato il mio vero cammino, la mia vera trasformazione.
Attraverso gli allievi che mi si presentano imparo, assorbo e cresco. Negli allievi rivedo molto di me stessa: com’ero prima di entrare in Reiki, le mie preoccupazioni e le ansie del mio passato.
Ed è bellissimo riuscire a portare per mano persone con delle difficoltà che, in realtà, non ci sono, o meglio, sono dovute dal modo di rapportarsi con le situazioni.
Queste difficoltà che rovinano la vita, che ti agitando, che rovinano il modo di vivere sulla Terra possono essere risolte cambiano punto di vista attraverso l’energia Reiki.
Aiutare le persone a comprendere questo importantissimo concetto attraverso i seminari, l’auto trattamento e il trattamento agli altri è bellissimo.
Sono veramente attratta da questo percorso e ogni giorno per me è nuovo e mi porta a nuove esperienze e a non abbandonarmi alle preoccupazioni o alla rabbia.
Io vi ringrazio per l’attenzione e vi aspetto per un altro racconto.