Esperienze post seminario
Oggi condividiamo con Lorena l’esperienza vissuta questo weekend durante il seminario di 1° livello Reiki.
Sandro: Quali sono state le esperienze e le emozioni che hai vissuto? Cosa ci puoi dire di questo seminario?
Lorena: È stato meraviglioso, come tutti i seminari a cui ho partecipato, emozionante e mi ha dato davvero tantissimo. Ogni seminario è profondamente diverso dall’altro, in quanto è composto da persone sempre diverse e grazie a questa diversità, una volta che ci si mette nel cerchio, succedono e si dicono cose sempre nuove e diverse.
Sandro: Quanti allievi hai attivato?
Lorena: Durante questo seminario ho attivato 5 persone. È andato molto bene in quanto mi sento di aver dato ancora di più di quello che mi aspettavo di poter dare.
Sandro: Cosa hanno vissuto i ragazzi? Quali sono state le esperienze che avete condiviso? Quali sono le emozioni che ti sono sembrate più forti e significative?
Lorena: Gli argomenti che si trattano sono sempre molti. Quando facciamo i seminari, iniziamo la pratica già all’apertura del cerchio sacro. Durante la presentazione dei corsisti vengono sviscerate le aspettative e il perché si è al seminario. Di solito, i problemi più comuni sono quelli che ci accomunano tutti: il desiderio di stare meglio, ridurre la propria ansia, il non riuscire ad abbandonare una persona cara o una storia finita, i problemi derivati da una relazione turbolenta o per una insoddisfazione sul proprio posto di lavoro. La cosa che più mi piace di fare i seminari è che le persone solitamente arrivano con un sorriso forzato, dovuto dalla circostanza che stanno vivendo, e poi salutarle, alla fine del seminario, che quasi non vogliono andare via. Quando lasciano il seminario vanno via con la consapevolezza di poter trasformare attivamente la loro relazione con le emozioni e con le situazioni di tutti i giorni, perché capiscono che tutto dipende dal modo di vedere le cose e dalla nostra mente.
Sandro: Come diceva una ragazza che ha frequentato il seminario, si crea una sorta di atmosferica in questo giorno e mezzo in cui si svolge il corso.
Lorena: Spiegare quella sensazione con le parole è davvero molto difficile. Come dico sempre: “non posso spiegarvelo, dovete sentirlo”. Le parole sono un grande limite. Quando sogniamo, quando interagiamo a livello emozionale (anche con la sensibilità della vibrazione), non abbiamo il linguaggio che ci limita. Provate a spiegare a parole come vi sentite quando siete innamorati. Come è possibile esprimere a parole una sensazione? Non è possibile, si può solo viverla. Ed è questo che capita nei seminari: si vive un giorno e mezzo intensissimo, nel quale si impara a riconoscere le proprie emozioni e a rendersi consapevoli di esse.
Sandro: Nel momento del seminario si sta in una sorta di una bolla magica, dicono alcuni dei partecipanti. Però poi bisogna tornare alla realtà, la quale è molto diversa da quella che si vive durante il seminario.
Lorena: Questa è stata effettivamente una “problematica”. Il pensiero più comune è quello di non ritrovarsi più in una zona di comfort e quindi di essere giudicati dagli altri. Ma è proprio quello il primo esercizio, la prima prova. Ricordarsi che noi possiamo portare fuori questa energia e donarla agli altri, cercando di coinvolgere gli altri invece di essere noi ad essere coinvolti nella loro energia.
Sandro: quindi innalzare gli altri invece di essere abbassati da loro.
Lorena: Esattamente. E il potere del gruppo è quello di sentirsi e mantenersi collegati, in modo da poter rimanere sempre in contatto di questa fantastica energia che è Reiki. Una cosa che mi ha anche molto emozionata è la nuova location nella quale abbiamo tenuto il seminario: questa, molto più grande della precedente, si presta bene sia al momento che stiamo vivendo (dove il distanziamento sociale è molto importante) ma è anche un’ottima opportunità per le serate di divulgazione.